

La Galleria Sinigaglia è specializzata in arredi settecenteschi, pittura e scultura del XIX e del XVIII secolo.
La storia

Leandro e Fabio presso Villa Cordellina, Vicenza (1985)

Modenantiquaria 2019, Philippe Daverio Fabio Sinigaglia presso stand Matheus Gallery
La prima generazione
La tradizione antiquaria della famiglia Sinigaglia affonda le radici agli inizi degli anni ’70.
Nata da una passione per il collezionismo filatelico, l’attività si è rapidamente evoluta, focalizzandosi sull’antiquariato veneto, in particolare sul mobilio d’epoca.
Con l’intraprendenza della prima generazione, la famiglia si afferma presto nel panorama cittadino come punto di riferimento per l’alto antiquariato.
La seconda generazione
La seconda generazione amplia l’orizzonte dell’attività, portandola a un livello nazionale. Partecipa alle più rinomate fiere del settore, tra cui Modenantiquaria e il Gotha di Parma, consolidando collaborazioni con figure di primo piano del mercato antiquario italiano.
La terza generazione
La terza generazione guarda al futuro. Abbracciando la trasformazione digitale e le nuove dinamiche di mercato, prosegue il cammino tracciato dalle origini, mantenendo però intatto lo spirito: proporre opere d’arte uniche a un pubblico raffinato ed esigente.
Dottor Matteo Sinigaglia
Dopo aver conseguito la laurea magistrale, Matteo Sinigaglia sceglie di proseguire la tradizione familiare, specializzandosi nel mercato dell’Alto Antiquariato.
Nel 2021 fonda la propria Galleria, forte di un’esperienza diretta iniziata già nel 2009 all’interno dell’attività di famiglia.
Negli ultimi anni, alcune delle opere da lui scoperte sono entrate a far parte di prestigiose collezioni private e istituzioni museali internazionali, come il Rundale Palace Museum.
Tra i pezzi più significativi, si annovera una raffinata opera laccata del Settecento, proveniente dall’esclusiva collezione californiana di Marsha e Robin Williams.

"Credo fermamente nella qualità ad ogni costo: senza di essa non è possibile soddisfare le aspettative di collezionisti sempre più esigenti"